Tipi di incontinenza

L’incontinenza è classificata sulla base delle modalità con cui si presentano i sintomi.
Nella donna, ne esistono tre tipi principali:

A. l’incontinenza da sforzo, che si manifesta quando aumenta la pressione dell’addome sulla vescica in occasione di uno sforzo fisico, ma anche quando semplicemente si ride, si tossisce, si starnutisce o durante un movimento; in genere dipende da una lesione della zona pelvica che circonda l’uretra, come può avvenire in seguito al parto naturale o, molto più semplicemente, all’invecchiamento dei tessuti.

B. L’incontinenza da urgenza, provocata spesso da contrazioni irrefrenabili ed incontrollabili della vescica, con una vescica iperattiva, è dovuta ad una specie di instabilità della vescica stessa. Si tratta di una condizione che può insorgere senza un motivo preciso, ma che può far seguito a problemi neurologici od anche ad interventi chirurgici specie sugli organi vicini alla vescica (ad esempio sull’utero…).

C. L’incontinenza mista, nella quale sono presenti i sintomi caratteristici di entrambi i tipi.

Tra le altre possibili forme di incontinenza, vi è la cosiddetta incontinenza da rigurgito, che è certamente molto più rara nelle donne rispetto agli uomini, nei quali l’ingrossamento della prostata può ostacolare il vuotamento normale della vescica durante la minzione.
Anche nelle donne con incontinenza da rigurgito, la vescica è incapace di svuotarsi in modo sufficiente e rimane troppo piena facendo traboccare l’urina.
In questa situazione, la perdita di urina può avvenire in modo continuo, a goccia a goccia, con minzioni conservate di piccole quantità ed è solitamente presente sia di giorno che di notte, durante il sonno.

Segue : l’incontinenza urinaria femminile

L’incontinenza può comunque manifestarsi a qualsiasi età: non risparmia donne giovanissime (in circa il 20% dei casi i disturbi compaiono addirittura prima dei 30 anni ed in oltre il 40% dei casi il sintomo si manifesta tra i 30 e i 50 anni), ma il disturbo è certamente più diffuso nelle donne dopo i 60 anni. Almeno un terzo delle donne anziane ha questo problema, che è presente in oltre la metà di coloro che sono assistite in casa di riposo. La più frequente forma di incontinenza è quella da sforzo, cioè la perdita che avviene durante un’attività fisica, un colpo di tosse, un movimento, uno sforzo appunto (50% circa dei casi). L’incontinenza da urgenza, che è preceduta da un intenso ed impellente desiderio di urinare, è meno frequente (circa il 15% dei casi), ma nel rimanente 35% delle donne incontinenti sono presenti entrambe le forme in modo associato (incontinenza mista).


Va tenuto presente comunque che l’incontinenza urinaria è uno dei disturbi che, pur molto diffusi nella popolazione femminile, sono meno diagnosticati. Si stima che il numero delle donne incontinenti sconosciute sia almeno 2-4 volte maggiore rispetto a quello dei casi noti, le donne cioè che chiedono di essere curate.

L’incontinenza urinaria femminile

L’incontinenza urinaria è un problema importante per molte donne, ma è confessato solamente da poche.
Eppure, questo disturbo, se affrontato in modo adeguato, può essere sconfitto o tenuto sotto controllo in modo molto efficace.

L’incontinenza urinaria è l’incapacità di controllare e trattenere perdite di urina. Fughe d’urina, anche piccole, possono costituire un problema di disagio sociale, oltre che di igiene. Si stima che circa una donna su tre soffra di questo disturbo. Le donne sono maggiormente colpite rispetto agli uomini, perché l’anatomia degli organi femminili predispone a problemi dei meccanismi di tenuta.
Nella donna, ad esempio, questi organi vengono spesso messi a dura prova durante il parto naturale.


L’incontinenza d’urina è più frequente proprio nelle donne che hanno avuto uno o più figli partoriti per via vaginale. Inoltre, nelle donne in menopausa, vescica ed uretra, gli organi che, in condizioni normali permettono di eliminare l’urina solo quando realmente lo si vuole, sono bersaglio di importanti trasformazioni.
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Parte 2 : cos’e’ l’incontinenza fecale

Chi ne è affetto?
Ne sono affetti le donne che hanno avuto un parto vaginale, gli anziani (in una percentuale che arriva al 25% tra quelli che vivono presso strutture sanitarie1) e le persone che hanno subito dei traumi come un incidente, un intervento chirurgico o un ictus.
Alcune patologie come il diabete o il morbo di Parkinson possono inoltre dar luogo a problemi intestinali, mentre i soggetti affetti da una malattia infiammatoria dell’intestino o da sindrome da intestino irritabile potrebbero essere costretti a precipitarsi in bagno o avere delle perdite.

Perché avviene?
* A seguito di parto vaginale
* Dopo un intervento chirurgico
* Dopo un incidente o un trauma
* Per via di una malattia infiammatoria
* A causa del colon irritabile (sindrome da intestino irritabile)
* In caso di patologia neurologica, come un ictus o danni a livello nervoso
* In caso di prolasso (fuoriuscita di un organo)

L’incontinenza fecale non è una conseguenza inevitabile del parto e non è nemmeno una componente normale del processo di invecchiamento. Esistono numerose possibilità di trattamento e di gestione.

Post lungo : che cos’è l’incontinenza?

Cosa è normale?

Ognuno di noi è diverso dagli altri. Alcune persone vanno di corpo ogni due o tre giorni, altre con meno frequenza, mentre altre ancora sono regolari come un orologio e fanno i propri bisogni ogni giorno dopo aver fatto colazione.

Se vai di corpo meno di tre volte alla settimana, potresti essere stitico. Se superi le tre volte al giorno, potresti avere la diarrea. In entrambi i casi, ti consigliamo di consultare il tuo medico o un altro professionista sanitario di tua fiducia.

Aspetti importanti

* Vai in bagno regolarmente, non importa se tre volte alla settimana oppure ogni giorno
* La struttura delle feci non deve essere né troppo dura né troppo molle
* Durante l’evacuazione, non devi avvertire alcuna sensazione di fastidio, sforzo o dolore
* Controlla che nelle feci non vi siano tracce di sangue

Se dovessi riscontrare delle alterazioni, specie se repentine, parlane con il tuo medico o con un altro professionista sanitario di fiducia.

Che cos’è l’incontinenza fecale?

L’incontinenza è la perdita di qualsiasi materiale proveniente dall’intestino o la perdita incontrollabile di gas (flatulenza), non causati da un singolo episodio o infezione ma che risultano ripetuti o continui per un periodo di tempo prolungato.

In alcuni soggetti, i sintomi si limitano a delle piccole macchie sporadiche sulla biancheria intima. Altri espellono una grande quantità di gas senza accorgersene.

Altri ancora sono costretti a precipitarsi in bagno. Alcune persone chiedono innanzitutto dov’è il bagno quando escono. Questo fenomeno viene denominato “localizzazione dei servizi igienici”.

Alcune persone necessitano di ausili per la continenza, come i pannoloni antincontinenza.

ASL e pannolini

Seguendo il consiglio di KYR stamattina mi sono presentata all’ASL con la scusa di ricevere informazioni …. mi hanno risposto che il bambino al di sotto dei 14-15 mesi non li può avere se poi per caso questo problema di incontinenza è persistente nel tempo allora li danno se invece è un problema che si risolve con il crescere del bambino, allora se è veramente necessario loro li danno a partire dai 20 mesi circa .
ora mi chiedo , premetto che il mio bambino ora ha 9 mesi, devo aspettare i tempi da loro detti o incominciare a muovermi subito?
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e la risposta
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ciao Flo, a me è successo lo stesso quando sono arrivata in Calabria, il mio aveva 8 mesi e l’ ASL di li mi passava i pannolini per il mese solo con una impegnativa del pediatra invece quando sono arrivata nelle marche a Loreto con il bambino di tre anni ho dovuto lottare e perseverare perque non mi volevano dare i pannolini dopo tanto me gli hanoo dati e ogni anno andavo all’ ortopedico per la visita adesso sono a recanati e ancora non sono andata perche’ vorrei provare di toglielo anche di notte considerando che ha sei anni, il mio consiglio vai e insisti perche è un diritto

Quanti pannolini usare ?

Ciao a tutte le donne, sono Cristina ho 28 anni e vi scrivo perchè ho veramente bisogno del vostro aiuto!!! Io da sempre ho dei problemi di lieve incontinenza per via di una malformazione al detrusore vescicale… da anni metto i tena lady super sia di giorno che di notte, ma ultimamente sempre più spesso non bastano e io mi ritrovo con i vestiti bagnati… terribile!!!! Sono passata ai pannolini due mesi fa e dalla visita di oggi sembra che li userò per parecchi mesi… sto usando i tena slip, che mi ha consigliato la mia gine, mi molto sicuri ed assorbenti, ma un pò scomodi e poi soffro così il caldo ed inoltre non mi sento mai tranquilla davvero!!! Mi chiedevo se qualche altra donna ha o ha avuto il mio problema e mi può dare qualche consiglio sui pannolini migliori e su come vestirmi!!!??? Aspetto ansiosa vostre notizie e consigli.

Consigli medici sulla prostata

I consigli migliori che conosco sulla medicina della prostata e la cura dell’incontinenza sono :

Prostata

Per quello che riguarda la prostata e l’incontinenza invece :

Cura prostata
Pannolini adulti

La prostata e il ruolo nell’incontinenza

Il sito seguente tratta della salute della prostata e del suo ruolo nell’incontinenza.

incontinenza maschile

e fornisce consigli utili per l’utilizzo dei pannolini per adulti.

L’incontinenza da stress

Con questo termine si intende la perdita involontaria di urine che si verifica in concomitanza di im­provvisi e bruschi aumenti della pressione addominale come colpi di tosse, riso, starnuti, solleva­mento di pesi, ecc… E’ più frequente, anche se non esclusiva, nelle donne che hanno avuto più figli, ma può presentarsi anche in donne giovani, soprat­tutto in quelle che fanno attività sportiva. Studi di prevalenza di campioni a random di donne sopra ai 18 anni indicano infatti che il problema è comune anche tra le giovani, manifestandosi epi­sodicamente nel 45% delle pa­zienti.